CISL SCUOLA SICILIA: urge una posizione chiara , esorcizzare l’incertezza e la confusione

“Siamo consapevoli di ciò che in questi mesi ha affrontato tutto il sistema scolastico al fine di garantire, per quanto possibile, un regolare avvio dell’anno scolastico. E’ stata messa in moto una macchina straordinaria da parte di tutti gli addetti del settore, nonostante le inevitabili falle di un sistema non rodato ma agito direttamente sul campo. Abbiamo tutti indirizzato ogni energia e risorsa in questa direzione, ben consci che, mantenere aperte le scuole, rappresenta ed ha rappresentato, per l’intero paese, non solo il segnale di un’apparente normalità ma anche un simbolo di speranza.
Tuttavia, il virus avanza inesorabile ed oggi c’è il concreto rischio che gli enormi sforzi fatti da dirigenti, docenti, personale Ata e famiglie siano vanificati. Siamo ben consapevoli che la garanzia del diritto allo studio si coniughi decisamente meglio con la didattica in presenza, che la scuola sia socializzazione, dialogo, rapporto empatico e “fisico” ma I SEGNALI CHE EMERGONO IN QUESTI GIORNI SONO PREOCCUPANTI E, DA PIÙ PARTI AVANZANO RICHIESTE DI CHIUSURA TOTALE DELLE SCUOLE di ogni ordine e grado.
E’ corretto, in un momento straordinariamente drammatico a livello mondiale, voler mantenere aperte le scuole a tutti i costi? Ci sono ancora le condizioni e le garanzie per consentirlo? Meglio un periodo di chiusura o piuttosto continuare con una didattica, seppur in presenza, ma di fatto frammentata e, pertanto, poco efficace a causa di un sistema che è ormai prossimo al collasso? Dirigenti e personale scolastico hanno continuato, in tutti questi mesi, a “navigare a vista”, costretti spessissimo a cambiare direzione da una mole di documenti che si affastella, che cambia regole e norme, che inverte la rotta e che è comunque indice dell’evoluzione continua del “quadro clinico” della nostra Nazione… innegabili ed oggettive le capacità di resilienza… ma fino a quando?
In questo contesto, è concreto e già attuale il rischio di minare il patto “scuola-famiglia”. Urge una posizione chiara, esorcizzare l’incertezza e la confusione che, inevitabilmente, sta prendendo campo, parallelamente all’incremento dei contagi all’interno delle scuole. C’è ancora la necessaria serenità per continuare? I genitori considerano “sicuri” i propri figli all’interno delle aule scolastiche?
Sarebbe necessario che i decisori politici si esprimessero senza ulteriori tentennamenti nell’interesse superiore della salute e sicurezza di tutti gli attori del mondo della scuola.
Basta indugi. Non c’è più tempo.
Francesca Bellia