A scuola fino al 30 giugno? Gissi: “Proposta inopportuna, si manda messaggio che non si sta lavorando, invece non è così”

L’allungamento dell’anno scolastico fino al 30 giugno o ai primi di luglio avanzato dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, durante un’intervista a La 7, ha destato vivaci reazioni.
A Orizzonte Scuola, interviene la segretaria della Cisl Scuola, Maddalena Gissi: “Mi pare un’idea inopportuna quella della ministra. Ci sono scuole dove l’attività non si è mai interrotta, anzi, ci sono scuole in cui si è sempre lavorato tra mille difficoltà. Le scuole sono aperte, nessuno ha chiuso. Il personale in quarantena ha continuato l’attività didattica a distanza. Si possono individuare soluzioni per le aree più a rischio. Se ci sono situazioni acclarate si possono attivare i patti di comunità con il coinvolgimento degli enti locali”.
Poi rilancia: “La scuola è autonoma, saprà ben scegliere le necessità degli alunni ed è inopportuno in questo momento lanciare questo messaggio. Non ricominciamo a diffondere l’idea anche tra gli studenti, che
quello che si fa a scuola ora è inutile o insufficiente. Si rischia di demotivare chi sta lavorando seriamente e con impegno”.
Sull’ipotesi di rimodulazione del calendario scolastico, afferma: “Per adesso si parla di un recupero delle ore in presenza perse, che è ben altro. Si deve pensare ad un calendario uguale per tutti, cioè valido sia per Sondrio e per Lampedusa, ad esempio e credo che in estate la situazione climatica nelle due località che ho citato sia diversa”.
Sul ritorno in classe il 7 gennaio: “Speriamo di avere pochissimi contagi per far in modo di rientrare in piena sicurezza. Noi, come cittadini, dobbiamo essere coscienziosi ed evitare qualsiasi occasione di contagio”.
Intervista di Di
(Orizzonte scuola)